mercoledì 5 giugno 2013

Articolo de "La Polcevera"

A Certosa un Comitato per vivere il quartiere
Si discute di Sanità, Parcheggi a pagamento e Legalità

Vivere il quartiere senza subirlo. E' il motto del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, nato a Marzo del 2012 con l'idea di diventare un filtro tra la popolazione di Certosa e le istituzioni.
"Una mattina Genova Parcheggi aveva deciso di mettere delle aree blu a pagamento nel nostro quartiere, senza avvisare nessuno.- Spiega Enrico D'Agostino, tra i fondatori del Comitato- Abbiamo combattuto finchè non abbiamo riconquistato ventiquattro posti liberi. A quel punto è nata l'idea di costituire il Comitato, interessandoci a tutta Certosa, senza avere alle spalle partiti politici".
Le battaglie sono state tante, sanità, legalità e trasporti gli argomenti più delicati e importanti.
"Sul piano sanitario- afferma D'Agostino- dobbiamo affermare che anche grazie alla presidente del Municipio V Valpolcevera, Iole Murruni, siamo riusciti a salvare il CUP, che non chiuderà ma verrà soltato trasferito. Per noi è un grande traguardo, c'era il rischio di dover prendere un mezzo pubblico per poter fare un semplice esame. E per le persone anziane sarebbe stato davvero difficile. Vogliamo poi parlare dell'assenza di un ospedale? (qui avevamo parlato di Pronto Soccorso) Stanno partendo i cantieri di importanti opere infrastrutturali e se qualcuno si facesse male non avremmo strutture ospedaliere vicine. Il degrado del quartiere è il nostro secondo problema: a Certosa vivono bande di stranieri, la DIA (direzione investigativa antimafia) in una delle sue relazioni ha dichiarato che in Valpolcevera, e più precisamente a Certosa si concentra la Mafia.
Un piccolo successo sarebbe già quello di avere un presidio di Polizia Municipale, saranno circa due anni che non vediamo un vigile, e ci sentiamo abbandonati. Speriamo che con la nuova caserma di Fegino si possa avere una concentrazione di FF.OO. sul territorio.
Il traffico è il nostro t6erzo problema. In queste settimane stiamo raccogliendo le firme per far togliere la telecamera di via Canepari, inattiva dalle ore 10 alle ore 16, ma poi inizia a fare multe. Lo sa bene il veterinario che per visite ed appuntamenti di lavoro un giorno ne ha prese ben sette, da 90 euro l'una. Assurdo. Sappiamo che al Comune (anche qui avevamo detto AMT) serve solo per far cassa. Siamo stufi, questa telecamera danneggia i commercianti. A fine mese porteremo le duemila firme all'assessore Dagnino e ne chiederemo l'eliminazione, o almeno di spostarla".
Mentre si parla delle problematiche di Certosa passa un'ambulanza con le sirene attive. Non riesce a farsi strada: via Jori è bloccata dal traffico del mezzogiorno, e pochi sono i varchi in cui potersi accostare.
"Ecco un esempio di quello che succede qui tutti i giorni, - commenta D'Agostino - basterebbe ridurre l'aiuola, dare la possibilità alle auto di accostarsi e magari mettere un vigile che vieti i posteggi in doppia fila in fondo alla via.
Pochi accorgimenti e la situazione migliorerebbe molto".
In occasione del suo primo anno di vita il Comitato Liberi Cittadini di Certosa ha creato AGORA', l'appuntamento fisso il primo sabato di ogni mese per discutere assieme, proprio come si faceva nelle Agorà greche. Dal classico "mugugno" alle proposte, qualche ora assieme per parlare del quartiere, sollevando richieste da portare alla Giunta del Municipio V. Ogni mese, poi viene invitata un'associazione locale che può  pubblicizzare il suo operato. Ricordiamo che il Comitato collabora attivamente con ANPI ed il teatro Albatros.

Per ulteriri informazioni visitate la pagina di Facebook Comitato Liberi Cittadini di Certosa, oppure il blog http://clccge.blogspot.it/


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