Le intrepide donne di Certosa, in strada contro la criminalità
Nella zona di via Piombino alla sera, alcune residenti del quartiere s'incontrano per chiacchierare, sfidando il "coprifuoco"....Questa zone è anche la nostra....
Ogni Martedì sera, intorno alle 21, si riuniscono nella piazzetta del quartiere e chiacchierano. Sono un gruppo di donne di Certosa che non ci stanno a trascorrere le sere estive in casa per paura di aggressioni o perchè il quartiere di sera è deserto. Il loro motto è "riappropriarsi degli spazi comuni e riscoprire il piacere della socialità all'aria aperta". E così, per tutta l'estate, si sono sedute sulle panchine di via Piombino, un gelato, due chiacchiere e tanta voglia di condividere progetti e discutere del quartiere e non solo.
<<Siamo andate controcorrente-afferma Alba Rosati- una delle più assidue "amiche" del martedì-in un quartiere che alla sera non è molto sicuro. Illuminazioni scarse, nessuno in strada e poche iniziative culturali o ricreative. Avevamo voglia di uno spazio nostro e di poter stare per strada senza paura, nonostante sia molto alta la percezione di insicurezza della gente>>. <<E poi, il quartiere è anche nostro- aggiunge Daniela Bordanzi, altra "fedelissima" del gruppo- e questi appuntamenti vogliono essere un segnale anche per la gente, affinchè passi il messaggio che gli spazi comuni si possono condividere sempre, in modo semplice, anche di sera e senza paura>>.
Svago ma non solo. Proprio queste donne, tutte componenti del comitato di zona "Liberi Cittadini di Certosa", approfittano di questi momenti per parlare di nuovi progetti per il quartiere. <<Per esempio, un tema che ci sta molto a cuore e che vorremmo sviluppare in futuro è la questione Sanità a Certosa- dice Giovanna Ponsano, che si sta occupando attivamente di questo- intesa come progetti di prevenzione e studi epidemiologici sul territorio>>.
Per partecipare alle serate, basta essere donne e avere voglia di trascorrere qualche ora in compagnia. <<Una volta Certosa era una zona tranquilla. Oggi non si può dire lo stesso- dice Jolanda Zaino, la "veterana" del gruppo- ma non basterà questo a relegarci in casa>>
Sara Tagliente
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