domenica 1 settembre 2013

La storia di una piccola libreria di quartiere

La storia di Mastro Libraio
la storia di una piccola libreria di quartiere

La libreria Mastro Libraio è stata aperta in Via G. Rossini a Rivarolo nel 1995, poi dopo un cambio di gestione, nel 2007...sono arrivata io....
Nel corso degli anni ho organizzato diverse presentazioni, incontri con i ragazzi delle scuole medie, per capire come funziona una libreria, e sulla differenza tra Librerie e Biblioteche, che non è così scontata....incontri tra bimbi e illustratori, letture "dell'orrore" durante Halloween.
Il mio amore per i libri anche se è nato tardi non solo non è mai finito ma è diventato sempre più forte, tanto da portarmi alla pazza scelta di rilevare una libreria.

Oggi dopo 6 anni e dopo un trasloco in un locale sull'altro lato di via Rossini, più piccolo rispetto al precedente (quasi la metà) al fine di ridurre un pochino le spese, si è instaurato un vero e proprio rapporto di amicizia con chi all'inizio era "solo" un cliente.
Ho visto crescere fisicamente (alcuni ormai sono maggiorenni) e culturalmente molti bambini che mi salutano chiamandomi per nome anche quando mi incontrano lontanto dal negozio.
In una piccola libreria di quartiere non solo si comprano i libri, ma si parla, si instaura un rapporto di fiducia tra libraia/o e cliente e molto spesso ci si trova con nuovi contatti, nuove amicizie e con qualcuno la familiarìtà è diventa tale e tanta che ci si scambiano auguri di compleanno, regali a Natale, consigli, confidenze e anche sostegno reciproco in momenti difficili della vita, insomma una libreria di quartiere è molto più che un negozio di vicinato.
Ci sono persone che entrano per un acquisto (alcune volte anche solo per chiedere un'informazione) e poi restano a parlare un'ora delle cose più svariate, oppure passano anche solo per salutare e fare quattro chiacchere, chi passa per segnalare disagi nel quartiere o sapere a chi rivolgersi per risolvere qualche problema.

Una libreria indipendente si distingue da tutte le altre, una libreria indipendente è unica.
Già perchè ogni libraia/o indipendente "costruisce" la propria libreria in base al quartiere in cui si trova, acquista i libri molto spesso in base ai gusti dei propri clienti più che in base alle classifiche o alle novità in uscita.

Nel corso del tempo è nata anche una bella, se pur complessa, collaborazione con il Cine-Teatro Albatros gestito dal DopoLavoro Ferroviario e soprattutto con il Comitato Liberi Cittadini di Certosa del quale ora faccio parte.
Non posso dire invece lo stesso per molti negozi di vicinato, purtroppo nel quartiere non è facile riuscire a creare collaborazioni e sinergie tra negozianti, molto spesso ci si trova di fronte persone che preferiscono restare, metaforicamente parlando, chiuse nel proprio negozio e fare una "guerra tra poveri" piuttosto che "rischiare" di buttarsi in un'avventura e provare a fare qualcosa di diverso, qualcosa che col tempo portrebbe portare ad un miglioramento del quartiere con benefici per tutti.
Difficile per chi come me e come le mie colleghe ha deciso di lanciarsi in quest'avventura senza averne un guadagno, riuscire a spiegarsi questo tipo di atteggiamento, ma del resto siamo a Genova e il "maniman" si sa regna sovrano, ma non per noi!!!!

Ora prosegue questa avventura con le mie quattro colleghe, Battistina, Tiziana ed Elisabetta con le quali si è deciso di provare a portare nei vari quartieri la nostra voglia di lottare affinché queste cose vengano recepite dalla maggior parte delle persone che abitano nella nostra città. Ma soprattutto dalle istituzioni che spesso convogliano le loro attenzioni verso grandi progetti costosi e concetrati in poche zone, mentre sostenere le piccole librerie di quartiere vorrebbe dire aiutare i quartieri stessi senza grandi spese, ma semplicemente agevolando le iniziative che librerie e associazioni vogliono creare per migliorare la vita culturale e sociale di questa nostra bella città.

La voglia di fare, creare, costruire qualcosa di bello e di buono c'è e molta, purtroppo ci si scontra con balzelli di ogni genere, cavilli burocratici e leggi assurde che impediscono alle idee e all'entusiasmo delle persone di spiccare un balzo verso l'alto.


Daniela Bordanzi

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