la storia di una piccola libreria di quartiere
La
libreria Mastro Libraio è stata aperta in Via G. Rossini a Rivarolo nel 1995,
poi dopo un cambio di gestione, nel 2007...sono arrivata io....
Nel corso
degli anni ho organizzato diverse presentazioni, incontri con i ragazzi delle
scuole medie, per capire come funziona una libreria, e sulla differenza tra
Librerie e Biblioteche, che non è così scontata....incontri tra bimbi e
illustratori, letture "dell'orrore" durante Halloween.
Il mio
amore per i libri anche se è nato tardi non solo non è mai finito ma è
diventato sempre più forte, tanto da portarmi alla pazza scelta di rilevare una
libreria.
Oggi dopo
6 anni e dopo un trasloco in un locale sull'altro lato di via Rossini, più
piccolo rispetto al precedente (quasi la metà) al fine di ridurre un pochino le
spese, si è instaurato un vero e proprio rapporto di amicizia con chi
all'inizio era "solo" un cliente.
Ho visto
crescere fisicamente (alcuni ormai sono maggiorenni) e culturalmente molti
bambini che mi salutano chiamandomi per nome anche quando mi incontrano
lontanto dal negozio.
In una
piccola libreria di quartiere non solo si comprano i libri, ma si parla, si
instaura un rapporto di fiducia tra libraia/o e cliente e molto spesso ci si
trova con nuovi contatti, nuove amicizie e con qualcuno la familiarìtà è
diventa tale e tanta che ci si scambiano auguri di compleanno, regali a Natale,
consigli, confidenze e anche sostegno reciproco in momenti difficili della
vita, insomma una libreria di quartiere è molto più che un negozio di vicinato.
Ci sono
persone che entrano per un acquisto (alcune volte anche solo per chiedere
un'informazione) e poi restano a parlare un'ora delle cose più svariate, oppure
passano anche solo per salutare e fare quattro chiacchere, chi passa per
segnalare disagi nel quartiere o sapere a chi rivolgersi per risolvere qualche
problema.
Una
libreria indipendente si distingue da tutte le altre, una libreria indipendente
è unica.
Già
perchè ogni libraia/o indipendente "costruisce" la propria libreria
in base al quartiere in cui si trova, acquista i libri molto spesso in base ai
gusti dei propri clienti più che in base alle classifiche o alle novità in
uscita.
Nel corso
del tempo è nata anche una bella, se pur complessa, collaborazione con il
Cine-Teatro Albatros gestito dal DopoLavoro Ferroviario e soprattutto con il
Comitato Liberi Cittadini di Certosa del quale ora faccio parte.
Non posso
dire invece lo stesso per molti negozi di vicinato, purtroppo nel quartiere non
è facile riuscire a creare collaborazioni e sinergie tra negozianti, molto
spesso ci si trova di fronte persone che preferiscono restare, metaforicamente
parlando, chiuse nel proprio negozio e fare una "guerra tra poveri"
piuttosto che "rischiare" di buttarsi in un'avventura e provare a
fare qualcosa di diverso, qualcosa che col tempo portrebbe portare ad un
miglioramento del quartiere con benefici per tutti.
Difficile
per chi come me e come le mie colleghe ha deciso di lanciarsi in
quest'avventura senza averne un guadagno, riuscire a spiegarsi questo tipo di
atteggiamento, ma del resto siamo a Genova e il "maniman" si sa regna
sovrano, ma non per noi!!!!
Ora
prosegue questa avventura con le mie quattro colleghe, Battistina, Tiziana ed
Elisabetta con le quali si è deciso di provare a portare nei vari quartieri la
nostra voglia di lottare affinché queste cose vengano recepite dalla maggior
parte delle persone che abitano nella nostra città. Ma soprattutto dalle istituzioni
che spesso convogliano le loro attenzioni verso grandi progetti costosi e
concetrati in poche zone, mentre sostenere le piccole librerie di quartiere
vorrebbe dire aiutare i quartieri stessi senza grandi spese, ma semplicemente
agevolando le iniziative che librerie e associazioni vogliono creare per
migliorare la vita culturale e sociale di questa nostra bella città.
La voglia
di fare, creare, costruire qualcosa di bello e di buono c'è e molta, purtroppo
ci si scontra con balzelli di ogni genere, cavilli burocratici e leggi assurde
che impediscono alle idee e all'entusiasmo delle persone di spiccare un balzo
verso l'alto.
Daniela
Bordanzi
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