domenica 13 ottobre 2013

Raid vandalico

Raid vandalico al mercato... adesso Certosa ha paura
Lo spettro della criminalità organizzata. E in molti non denunciano

NON SI PARLA più di degrado: a Certosa la gente ha paura. Troppi i casi di delinquenza che si stanno susseguendo negli ultimi giorni, troppi e qualche volta decisamente sospetti. Ieri, l'ultimo atto al mercato coperto: diverse vetrine di alcuni negozi che avevano aperto da poco sono state infrante, alcune bilance per la pesatura sono state buttate a terra. E poi l'affronto più inutile: la rottura del pozzetto di ghiaccio dove il pescivendolo teneva gamberi e altre prelibatezze marinare. Spaccato, ma senza che nulla fosse rubato. Un brutto risveglio per i commercianti. Che senso ha?
<<Da tempo siamo preoccupati delle condizioni di sicurezza della zona - dice Enrico D'Agostino, del comitato di quartiere - si susseguono aggressioni in pieno giorno e atti di vandalismo che vengono derubricati come tali, ma che hanno caratteristiche un po' strane>>
Tipo dar fuoco solo ed esclusivamente ai cassonetti della raccolta differenziata. O vandalizzare alcune attività commerciali ma non altre. C'è lo spettro della criminalità organizzata che in questo quartiere, come altri della città, ha un noto radicamento; ma è presto per trarre conclusioni affrettate. Di certo c'è il fatto che la gente della zona denuncia sempre meno i reati.
<<Qualche mese fa abbiamo fatto un vertice con le forze dell'ordine per capire il punto della situazione - dice Iole Murruni, presidente del Municipio - e abbiamo riscontrato un calo dei reati denunciati>>
Già: quelli denunciati. Perchè succede spesso, come racconta ancora Murruni, che i cittadini della zona preferiscano segnalare i fatti direttamente al Municipio, ma senza denunciare direttamente.
Un fenomeno sicuramente grave. <<La cosa  ci preoccupa. Ovviamente siamo sempre in relazione con le Forze dell'Ordine ma è evidente che si denuncia meno>>
Un caso recente per tutti: i giardini del chiostro della Certosa che sono chiusi dopo i gravi danni fatti da qualcuno. <<Ora sono chiusi, con le nostre poche risorse li stiamo riprestinando, è difficile capire perchè qualcuno si diverta a dar fuoco ai giochi per bambini>>, dice Murruni. Solo ragazzi che passano il tempo a incendiare e spaccare ? <<Abbiamo avviato, da poco, un attività di sensibilizzazione, con alcuni funzionari della Questura e i dirigenti scolastici della zona, per cercare di spiegare ai ragazzi delle superiori i valori della Legalità. Di sicuro, ci sono bande di ragazzi che anche durante l'estate hanno messo in atto schiamazzi e fastidi>>.
Ma i problemi non sono solo questi. <<Mercoledì incontreremo l'assessore comunale alla Sicurezza Elena Fiorini che ha risposto subito al nostro appello>>, continua D'Agostino, che polemizza con la presidente Murruni, accusata di non aver preso sufficienti iniziative rispetto alla situazione:
La presidente attende intanto di avere dalle Forze dell'Ordine chiarimenti rispetto agli ultimi episodi, ma riconosce che la cittadinanza sta tendendo a nascondersi. <<Riceviamo spesso notizia di di fatti di reato da persone che poi non vogliono denunciare: hanno bisogno di un filtro>>, dice. <<Noi invitiamo sempre i residenti ad andare da Polizia e Carabinieri - aggiunge - ma evidentemente c'è timore di qualche tipo di rappresaglia>>.

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