giovedì 19 dicembre 2013

Discarica abusiva di materiali tossici di via Piombelli

Via Piombelli residenti allarmati
<<qui più tumori che in altre zone>>
<<Odori dalla discarica abusiva>>

La storia non è dissimile a molte altre riguardanti altre regioni italiane. si ammala un parente, poi si scopre che l'amico sta facendo la chemioterapia e si nota che sulla testa della vicina di casa è comparsa una parrucca. Che ci siano delle zone di Genova dove l'incidenza di alcuni tumori è più rilevante di altre è un dato che deriva da studi specifici come quelli sull'amianto collegato al mesotelioma pleurico, oggetto, in queste settimane, anche di manifestazioni pubbliche.
Ma ci sono altre situazioni delicate in  città. In Valpolcevera per esempio, la zona di via Canepari- via Piombelli presenta un quadro di tumori (soprattutto alla tiroidee ai polmoni) che i cittadini definiscono "sopra" alla media, non surrogati, però, da dati scientifici che ne evidenziano la reale superiorità alla media. <<Sarebbe buona norma-dice Valerio Gennaro, epidemiologo dell'IST di San Martino- che ogni Municipio si chiedesse come stanno i suoi cittadini. E lo facesse anche con dei referti epidemiologici con riscontro sul territorio. Servirebbe sia per non creare allarme tra i cittadini e tranquillizzarli sia per crearlo se si riscontrasse un livello fuori norma e adottatare immediatamente una soluzione. Non posso entrare nel merito di via Piombelli ma è certo che un monitoraggio anche per quanto riguarda inquinamento, qualità dell'aria e ambiente sono necessari anche se non si riscontrano danni alla salute>>
La risposta delle Istituzioni, però lega alla mancanza di finanziamenti a copertura della realizzazione di questi registri. <<E' vero- commenta Valerio Gennaro- che mancano i soldi. Tuttavia, credo che interrogando le associazioni di volontariato si possa trovare la volontà di realizzare un progetto come questo. C'è bisogno di fare delle interviste e catalogarle. Se penso che il registro dei mesoteliomi sopravvive grazie a una volontaria, suppongo che sia possibile trovare persone così in altri luoghi della città>>
Forse tentare di capire come stanno le persone che abitano nella zona di via Piombelli diventa una necessità, visto che la popolazione "sente" il problema del diffuso ammalarsi di cancro. Si perchè, stando alla fonte della Casa della Legalità che della questione si è occupata da anni (2005) seguendo anche l'intricata vicenda giudiziaria della bonifica con diversi esposti e denunce supportate da documentazione fotografica (bonifica che ad oggi risulterebbe a carico dell'amministrazione pubblica ma troppo onerosa per poter essere realizzata) sarebbero circa 1.200 i fusti di sostanze tossiche scaricati con regolarità dai camion nell'area sotto il viadotto tra la fine degli anni 90 ed i primi del 2000.
Vernici, sostanze chimiche "seppellite alla buona in una zona a due passi dal centro abitato dove scorre un rivo e ci sono orti. La zona è stata recintata e Arpal ha posizionato dei rilevatori ma la situazione è ancora lontana da una definizione di responsabilità e monitoraggio completo, almeno secondo chi abita nei dintorni che dice di sentire, soprattutto alla sera, odori acri provenire dall'area dell'ex discarica abusiva.
S.T.

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