sabato 9 agosto 2014

Piccole Librerie

Piccole Librerie, è allarme <<Siamo Presidi Culturali>>

Si definiscono uno degli ultimi presidi culturali cittadini. Al pari delle bibblioteche, dei musei e delle scuole. Sono le Librerie Indipendenti. I piccoli negozi di quartiere, lontani anni luce dai megastore delle grandi case editrici e delle loro offerte stracciate. Un pilastro che ora rischia di crollare. La crisi ha la fredezza dei numeri raccolti dalla Camera di Commercio: oggi, in tutta Genova, di quelle con un unico addetto, il proprietario, non sono rimaste che 25. Un numero che non si distacca di molto da quello di cinque anni fa: allora erano 26. Ci sono state nuove iscrizioni, ma nel frattempo sono scomparsi nomi storici, come AssoLibro in via San Luca e prima ancora Distefano,mentre altri per resistere sono stati costretti a spostarsi, come la Libreria XX Settembre, oggi in via Fiasella.<< Chi prova a lanciarsi c'è, ma resistere è difficilissimo>>,dice Battistina Dellepiane presidente provinciale dell'Associazione Italiana Librai attiva all'interno di Ascom. Il bilancio dei primi mesi di quest'anno è nerissimo. A fronte di un unico esercizio <<specializzato in commercio al dettaglio di libri>> che ha aperto i battenti, hanno già chiuso in cinque. Ed entro dicembre potrebbero aggiungersi altre cessazioni. <<Almeno un paio>>, dice chi lavora da anni nel settore, Genova che non prova nemmeno a cedere, <<Come fai a vendere debiti? No,meglio lasciare e basta>>.
I problemi sono tanti. Come tutti gli altri commercianti c'è quello dell'affitto: in centro si pagano mille euro per 25mq, quando va bene. Per locali più grandi si raggiungono cifre davvero esorbitanti. Senza contare le altre spese fisse. Ma il vero dramma che in Italia, e Genova non fa eccezione, si legge pochissimo. <<A parte chi è obbligato a farlo perchè va a scuola,tanti non prendono un libro da secoli. Si spende pertelefonini e videogiochi ma per la lettura no<<, aggiunge Dellepiane. La diffusione degli e-book certo non ha giovato al settore. Ma a dare la mazzata definiva sono state piuttosto le grandi catene legate a case editrici, da Feltrinelli a Mondadori. <<Prezzi come i loro per noi sono insostenibili. Le nuove uscite, che sono quelle su cui si punta per rivitalizzare il settore, lì sono 25% di sconto. Come si fa a resistere?>>.
A difesa delloro ruolo,i piccoli librai invocano la professionalità. L'esperienza, il rapporto diretto con il cliente più difficile da trovare in realtà grandi. <<Se unamamma viene qui e mi dice che cerca un libro persuo figlio, io non le indico lo scaffale. Cerco di capire se ilbambino ha delle paure oppure temi che preferisce e cerco di consigliare illibro migliore>>, spiega Tiziana Marinosci. Da tre anni gestisce la libreria per ragazzi SottoSopra in via Assarotti. Con altre otto colleghe nell'estate 2013 ha aperto la pagina Facebook "Librerie Indipendenti Genova" che a breve diventerà un associazione a tutti gli effetti. Insieme hanno organizzato feste del libro disseminate nei vari quartieri cittadini, in collaborazione con i CIV e altre associazioni, per avvicinare, soprattutto i più piccoli, alla lettura. E ora hanno deciso di rivolgersi a Palazzo Tursi. Lo hanno fatto prendendo spunto da una delibera del Comune di Milano che ha riconosciuto l'importanza delle librerie non in quanto attività commerciali ma nell'organizzazione della vita sociale e nella loro funzione culturale e di formazione ededucazione civica e civile. <<Non vogliamo un sostegno economico concreto. Chiediamo visibilità>>aggiunge Tiziana Marinosci. Come? Per esempio creando una mappattura completa degli esercizi del settore inserendoli nelle guide turistiche, con nuone edizioni della festa del libro o ancora favorendo una collaborazione con Andersen, la celebre rivista di libri per ragazzi che ha sede proprio a Genova.<<Finora le Istituzioni sono state sorde all'appello. Speriamo che qualcuno ci ascolti>>.

venerdì 1 agosto 2014

Rivarolo... E a Brin spunta il mercato alimentare abusivo


Il "CHOCOBANANO" è la banana ghiacciata di cioccolato e costa 1€. Anche i ghiaccioli alla fragola costano 1€. 
La "fritada",invece, è un piatto ecuadoriano a base di carne, pezzi di maiale, riso e fagioli. Costo: 5€. Su piatti e bicchieri di plastica, un rotolo di carta, ecco il benservito nella stazione metropolitana di Brin. Dal muretto, dopo l'edicola, nel via vai di passeggeri, i venditori ambulanti offrono i loro prodotti culinari dal lunedì al venerdì, dalle 15 fino alle 21. <<il weekend non lavoriamo- dice un venditore- Ogni giorno il menù è diverso. E se qualcuno ha una richiesta in particolare, lo possiamo preparare. Oggi c'è solo un piatto, e si chiama la "fritada" E' buono compralo!>>.
<<Esiste anche la presenza di un banco ambulante di frutta e verdura - spiega Enrico D'Agostino del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, firmatari di una lettera spedita alla presidente del Municipio, Iole Murruni, e agli assessori comunali Elena Fiorini e Gianni Crivello- Non rispettano le più elementari norme igieniche. Inoltre non rilasciano i regolari scontrini fiscali>>. Il Comitato, attraverso, il presidente ha segnalato la presenza di una vendita illegale di prodotti alimentari, che avviene da diverso tempo. <<Nell'esposto abbiamo segnalato anche la presenza di un individuo di non nota nazionalità che dalle 17 in poi, senza nessuna qualsivoglia autorizzazione vende bevande, soprattutto birre, generi alimentari ed ultimamente c'è stato segnalato anche super alcolici e gelati>> aggiunge D'Agostino. Ma non è tutto:<<ho segnalato che durante le ore notturne si verificano forti disagi per la quiete pubblica>>.

Domenica Canchano

martedì 24 giugno 2014

Crivello

Crivello: <<Nella Valle valori democratici>>


Gianni Crivello, assessore del Comune di Genova, è intervenuto sulla questione dell'intitolazione di una strada o di un area da dedicare a Peppino Impastato. Definendo Giovanni Impastato "un ambasciatore" della lotte alle mafie, ha voluto pubblicamente proporre, nel corso del dibattito tenutosi a palazzo Ducale in memoria di Peppino Impastato, l'intitolazione della ex pista di pattinaggio dei Giardini di Piazzale Emilio Guerra a Rivarolo.
<<Ho proposto di intitolare a Peppino -dice Crivello- un'area spesso utilizzata per incontri, manifestazioni e molto altro. Un'area frequentata da migliaia di cittadini, anche nel fine settimana. E' un'area adatta a ricordare Peppino e ogni volta che ci sarà una manifestazione, centinaia di volantini parleranno della "Arena Impastato" , un modo per far conoscere alla gente questo nome così importante e degno di memoria. Conosco il fenomeno mafioso in Valpolcevera ma non si può ridurre solo a questo una terra così ricca di storia democratica, antifascismo, di volontariato e associazionismo. Non bisogna cadere in questo errore perchè persone come quelle del Comitato di Certosa a dimostrare quanta buona volontà e impegno ci sia in questa vallata>>. L'assessore Crivello si è detto disponibile a posizionare una targa alla memoria di Peppino Impastato in via Piombino, quella che inizialmente era stata proposta come piazza da intitolare alla vittima di mafia. 
Di questa proposta si parlerà in un incontro tra gli assessori Gianni Crivello, Elena Fiorini, la presidente del Municipio V Valpolcevera Iole Murruni e il Comitato Liberi Cittadini di Certosa. 

Giardini Guerra.....

Giardini Guerra si avvicina l'intitolazione a Impastato
Tursi: <<tutti d'accordo>>

Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, assassinato il 9 maggio 1978 dalla criminalità organizzata a Cinisi dopo un intenso impegno culturale e sociale contro le mafie, è stato a Genova per raccontare la storia di suo fratello. Ospite del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, delle Librerie Indipendenti e della Società Operaia Cattolica di San Bartolomeo, Giovanni Impastato, ha tenuto un dibattito a palazzo Ducale, alla presenza del Questore di Genova, degli assessori comunali Gianni Crivello e Elena Fiorini e della presenza del Municipio V Valpolcevera Iole Murruni.
Municipio Valpolcevera e Comune di Genova hanno patrocinato l'iniziativa. Impastato ha ripercorso la vita di Peppino fin dall'infanzia, dai giochi in campagna e dagli odori della Sicilia, ricordando le battaglie a favore del territorio, l'impegno di Peppino nella attività di comunicazione con il suo giornale e la sua Radio Aut. Ha poi affrontato il momento dell'assassinio e il lungo percorso giudiziario, in cui lui e sua madre Felicia si sono battuti con forza anche solo per ottenere la matrice mafiosa del delitto, che ha portato, solo qualche anno fa, alla condanna di Gaetano Badalamenti come mandante dell'omicidio di Peppino Impastato.
Il suo arrivo a Genova ha riportato all'attualità la questione dell'intitolazione a Peppino Impastato di una piazza o di una strada.
Era stata ipotizzataVia Piombino a Certosa ma ora l'ipotesi più probabile sembra essere la ex pista di pattinaggio nei giardini di piazzale Emilio Guerra. <<Intitolare una strada o una piazza a Peppino - dice Giovanni Impastato - è importante non solo per la memoria di mio fratello ma anche per rendere attuale il problema delle mafie, che è anche un problema culturale. L'esempio di Peppino, la sua disobbedienza civile, la sua vicinanza al territorio e alla gente comune possono essere un buono stimolo per la Valpolcevera>>.
Giovanni Impastato ha visitato via Piombino, la strada che sarebbe diventata piazza Peppino Impastato se non ci fosse stata una parte di cittadini e commercianti che, con la raccolta di quasi 400 firme, si sono opposti al progetto denunciando dei presunti costi per il cambio di nome. <<per trovare tutti d'accordo - dice Gianni Crivello assessore del Comune di Genova  ed ex presidente del Municipio Valpolcevera - credo che la soluzione più adatta sia quella di non rinominare una strada che ha già un nome (via Piombino) ma scegliere un luogo che per il quartiere ha significato e intitolarlo alla memoria di Peppino Impastato. In questo senso, l'ex pista di pattinaggio dei giardini di piazzale Emilio Guerra, spesso usata per manifestazioni e piccoli eventi culturali, può essere il luogo giusto da dedicare a Peppino>>
Soluzione che ha trovato conferma nel successivo sopralluogo, il 19 giugno, con i rappresentanti del Municipio Valpolcevera che hanno mostrato a Giovanni Impastato il luogo della possibile intitolazione. A questa soluzione, Giovanni Impastato si è detto favorevole. Lo stesso giorno Impastato ha incontrato i Giovani dell'Azione Cattolica presso il teatro della Società Operaia Cattolica di Certosa e ha promesso di tornare presto, magari non appena ci sarà l'intitolazione a Peppino Impastato di un luogo per la sua memoria a Genova.     

mercoledì 11 giugno 2014

Giovanni Impastato

Iniziativa Antimafia 18 Giugno alle ore 18

alla Sala Del Munizioniere di Palazzo Ducale a Genova

Il Comitato Liberi Cittadini di Certosa


Presenta:

GENOVA RICORDA PEPPINO IMPASTATO

e le sue battaglie contro la Mafia




Relatore

GIOVANNI IMPASTATO


Coordinerà l'incontro la giornalista del Corriere Mercantile
Sara TAGLIENTE


martedì 15 aprile 2014

MOSTRA

" Mostra il cane ", che festa...Premio al diciotenne GEO
All'interno della giornata anche momenti dedicati all'addestramento e a dimostrazione degli animali che compiono le ricerche antidroga
Tanti cani ma anche tanti padroni: tutti assieme, sabato scorso, a far festa ai giardini di P.le Guerra, a Rivarolo. L'occasione è stata "Mostra il cane", una giornata dedicata ai migliori amici dell'uomo, un evento nell'ambito del progetto "Bellezza e Legalità" promosso dal comitato di quartiere Liberi Cittadini di Certosa. All'interno della manifestazione la Mostra Canina, nella quale hanno concorso cani di ogni razza:scpo era esaltare particolarità e e unicità di ciascun partecipante.
<<Vorremmo esaltare le differenze, e la bellezza che ogni essere ha dentro di sè - dice Lia Seriacopi, una delle coordinatrici della manifestazione - E' vero abbiamo dato dei riconoscimenti ma il criterio non è stata solo estetico>> Diversi premi, Tale e Quale, Gemelli Diversi, il Casinista, il Chiaccherone. Lo speciale premio al "Più Anziano" è andato a Geo, 18 anni. All'interno della giornata ci sono stati momenti dedicati all'addestramento come l'esibizione di Chiara Gambel, addestratrice, e la dimostrazione dei cani della Polizia di Stato addestrati per la ricerca di droga, armi ed esplosivi. <<Anche loro stanno facendo un interessante percorso di Cultura e Legalità - dice Lia Seriacopi - Hanno parlato delle loro attività e della loro bibblioteca, aperta al pubblico dal 2004 e intitolata a Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume italiana, ucciso nel campo di Dachau per aver salvato la vita di 5000 ebrei>>
C'è stato anche un momento dedicato alla poesia con l'attore Paolo Lazarich che, per l'occasione, ha preparato "Ballata per uomini e cani - da Jack London a Marco Paolini". Presente anche il gruppo che cura e mantiene in ordine lo sgambatoio dell'area ex Filea che ha vinto il premio dedicato all'amicizia. <<Alla fine della manifestazione - dice Seriacopi - i giardini erano puliti così come gli abbiamo trovati. Il senso civico e il piacere di condividere momenti di giovialità e Cultura sono stati la "cifra" di quel pomeriggio

Piazza .....

Piazza Impastato cambio di nome a costo zero
Anche  Rifondazione comunista chiarisce <<anche noi d'accordo>>


Il ‘tormentato’ iter per il cambio di nome da via Piombino in via o piazza Peppino Impastato a Certosa, continua. La polemica della scorsa settimana, nata già alcuni giorni prima per attacchi da parte di alcuni residenti e da un esponente di Rifondazione Comunista rispetto ai costi che i commercianti della zona avrebbero dovuto sostenere in seguito al cambio burocratico di nome, sembrano essere giunte al nodo focale. Il Comitato di quartiere promotore dell’iniziativa all’interno del più ampio progetto culturale e sociale “Bellezza e Legalità” ha infatti, informato, dopo un incontro con l’ufficio Toponomastica del Comune di Genova, i negozianti della via, uno per uno, della possibilità, per le nuove leggi, di non dover sostenere aggravi economici. “Noi come Comitato- spiega Enrico D’Agostino, presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa-non abbiamo voluto imporre assolutamente nulla a nessuno era ed è una proposta che sta seguendo il suo iter burocratico nel rispetto delle procedure, tanto è vero che prima di iniziare tale iter siamo andati ad informarsi agli uffici competenti (toponomastica, ordine dei commercialisti, Camera di Commercio, organizzazioni di categoria dei commercianti) proprio per non gravare sulle eventuali spese a cui sarebbero andati incontro sia i residenti che le attività in loco, e solo dopo le assicurazioni ricevute che non ci sarebbero stati costi per i residenti ed il solo fastidio per i commercianti di comunicare alla Camera di Commercio il cambio di denominazione della via e di non cambiare Partite IVA, Codici Fiscali e quant'altro , ma solo la spesa magari dei biglietti da visita e dei timbri, abbiamo deciso di inoltrare la richiesta”. La direzione provinciale di Rifondazione Comunista ha dato in maniera ufficiale il suo appoggio al progetto, attraverso un comunicato stampa diffuso solo qualche ora prima della polemica riportata dai quotidiani cittadini. Ma, a distanza di una settimana, la posizione è confermata. “E’ importante dire che noi non siamo contrari al cambio del nome di via Piombino- spiega Gianluca Lombardi, segretario provinciale del partito- e che il fenomeno mafioso è presente nella città di Genova ma in Valpolcevera e in quella zona, sicuramente in maniera più accentuata. Quindi è importante dare un segnale forte e in questo senso siamo solidali con l’iniziativa del comitato di quartiere: è importante, quindi, che Piazza o via Peppino Impastato nasca proprio lì, lo auspichiamo. Peppino Impastato è stato un nostro iscritto, suo fratello che è impegnato a promuovere la sua memoria in Italia è anche lui un nostro tesserato e, quindi, non possiamo che auspicare che ciò avvenga. Della polemica nata da un nostro esponente contrario posso dire che ‘salviamo’ sicuramente la sua buona intenzione di voler ascoltare, in questi tempi di crisi e difficoltà, il territorio e le sue istanze. La valenza sociale ed etica di uno spazio dedicato alla figura di Peppino, non si discute”.

domenica 6 aprile 2014

Progetto



Il progetto “BELLEZZA E LEGALITA’ 
“ prende origine dalle parole di Peppino Impastato
<<bisognerebbe ricordare alla gente che cos’è la bellezza. Insegnarli a riconoscerla. A difenderla>>
Per questo abbiamo deciso di creare più eventi durante tutto l’anno, che richiamino a ciò che c’è di bello e a ciò che potrebbe esserci  far capire alle persone che vivono nel quartiere (ma anche chi non ci vive) che non ci sono solo furti, spaccate di vetrine negozi e cassonetti incendiati, ma ci sono tante cose belle e tante da riscoprire per fare del nostro quartiere un bel posto dove vivere. Per farlo ci vuole però l’impegno di tutti, cittadini,negozianti,associazioni,comitati ed istituzioni.
Nel progetto è stata anche inserita la “la produzione” di un murale in piastrelle preparate dai ragazzi delle scuole medie che verrà realizzato nel corso degli anni un tassello alla volta, ma anche alla riqualificazione di un’area ormai divenuta una vera e propria piazza che è via Piombino per quale si vuole iniziare l’iter burocratico per l’assegnazione di un nuovo nome molto significativo “Piazza Peppino Impastato”.
Pensiamo che un’azione come questa che coinvolgerà più realtà (Comitato Liberi Cittadini di Certosa, varie associazioni del quartiere, Librerie Indipendenti, scuole e cittadini) sia un’occasione da non perdere e che se “utilizzata” nel modo giusto e bene sostenuta potrà davvero aiutare Certosa a riscattare la propria immagine e ritornare, da “quartiere – Bronx” (come definito da molti), a quella che una volta era definita “la piccola Parigi”…
Gli eventi principali di questo progetto saranno:
Il 12 Aprile all’interno dei giardini di P.le Guerra si terrà un iniziativa dedicata ai cani di compagnia e ai cani di ricerca e alla quale parteciperanno anche i nuclei cinofili della Polizia dello Stato con i cani antidroga e da ricerca .

Il 26 Aprile  all’interno dei giardini della scuola L.Ariosto con tutte le sezioni ANPI della Valpolcevera ricorderemo il 25 Aprile con un iniziativa denominata la <<Resistenza ieri e oggi>> con racconti musica, poesie momenti di teatro a cui hanno dato la loro adesione il coro “Le vie del Canto” ed il coro “il Cantiere di via Pedrini” il musicista Maurizio Balbi, i “Poeti a Piede Libero” Le “Gocce Sperimentali” di Bianca Campomizzi e l’attore Paolo Lazarich
Il 10 Maggio presso il teatro della Società Operaia Cattolica San Bartolomeo della Certosa   a cura della compagnia “La conchiglia”, la cover band “le quattro chitarre” ed il “Balletto di Liguria” di Carlo Torre presenteranno <<La Buona Novella>>
Dal 16 al 25 Maggio i gruppi della parrocchia San Bartolomeo della Certosa allestiranno una mostra all’interno del teatro della SOC. dal nome <<Don Lorenzo Milani… il sapere non solo per darlo>>
Il 17 maggio si terrà la <<La prima festa del Libro che si terrà all’interno dei giardini della scuola L. Ariosto, dove il giorno 16 a partire dalle 21 alle 1.00 all’interno della scuola Ariosto ci sarà la <<Notte dei libri insonni>> mentre  dalla mattina in poi nei giardini troveranno spazio gli stand delle Librerie Indipendenti che organizzeranno letture e poesie, spazi teatrali, presentazione di due libri e la Capanna dei topolini lettori.
A Giugno ,con data da destinarsi organizzeremo in Via Piombino una <<serata a lume di candela>> con racconti poesie, musica degli anni “40-“50-“60 ove gli artisti presenti indosseranno abiti d’epoca
11 12 Luglio nei giardini Guerra puntiamo ad organizzare un <<mini festival del Jazz>> che vedrà la partecipazione di più gruppi Jazz e scuole di danza Jazz, mentre di contorno pensiamo di organizzare anche un mini mercato delle piccole aziende biologiche della Valpolcevera
Il 20 settembre verrà ripetuta la “Festa delle Librerie Indipendenti” sempre all’interno dei giardini di p.le Guerra. La festa manterrà il nome dello scorso anno <<Librerie Indipendenti per vivere il quartiere senza subirlo>>. Per questa seconda edizione si è concordato di puntare l’intera manifestazione sul tema della multi-culturalità del territorio e le sue potenzialità
Nel Periodo natalizio vorremmo ripetere la bella esperienza del 2013 dove si sono fuse la tradizione cattolica e la laicità. Coinvolgendo la chiesa attraverso la SOC Certosa San Bartolomeo , il nostro Comitato le scuole del quartiere e diverse associazioni che si occupano di sostenere soggetti con problematiche di vario genere. Un evento capace di mettere insieme due mondi spesso in contrasto e che difficilmente trovano punti comuni per collaborare insieme .Noi siamo orgogliosi di esserci riusciti e speriamo vivamente che sia stato solo il primo appuntamento di una lunga serie di eventi insieme.

Questo il programma generale che come ci siamo detti più di una volta che chi volesse intervenire con altri eventi questo progetto è aperto a tutti ed è un cantiere ancora aperto, come ad esempio con l’associazione antimafia Casa Della Legalità si sta studiando l’ opportunità di organizzare un evento sul problema della Legalità e della Giustizia invitando l’ex onorevole  della commissione parlamentare Antimafia Angela Napoli ed il ministro alla Giustizia Andrea Orlando e Magistrati del DNA.

Peppino



Peppino Impastato, biografia
Giornalista, militante di sinistra e fondatore di Radio AUT nasce a Cinnisi, in provincia di Palermo, il 5 Gennaio del 1948, e muore a Cinnisi il 9 Maggio 1978

Giuseppe, detto Peppino, è figlio di Felicia Bartolotta e Luigi Impastato, imparentati ad una famiglia mafiosa: suo zio è affiliato a Cosa Nostra , e una delle sorelle del padre ha sposato il capo mafia locale Cesare Manzella, assassinato nel 1963 da Gaetano Badalamenti, il boss che ne prenderà il posto controllando il territorio di Cinnisi per oltre 20 anni.
Per le sue idee saldamente antimafiose, Peppino rompe i legami con la famiglia ancora ragazzo, e all’età di 17 anni si trasferisce da uno zio avviando la sua attività politica, che porterà avanti fino alla morte. Nel 1965 aderisca al PSIUP, il Partito Socialista di Unità Proletaria contrario al compromesso fra PCI e DC, e fonda il giornale  “L’Idea Socialista” insieme ad alcuni compagni di Partito. Inizia una intensa attività giornalistica volta alla controinformazione, e dal suo giornale Peppino lancia le sue accuse contro la cosca locale di Tano Badalamenti. “l’Idea” prosegue nel suo difficile percorso fino al ’67, anno in cui per i suoi articoli Peppino viene arrestato ed il giornale è costretto a chiudere . Nel 1968 a Cinnisi cominciano le lotte contro l’espropriazione delle terre contadine per la costruzione dell’aeroporto di Punta Raisi (oggi Falcone –Borsellino),cui Peppino aderisce conducendo in prima persona, per tutelare i diritti dei contadini e contrastare gli interessi mafiosi che si celano dietro l’operazione, appaltata alle ditte  cementifere di Badalamenti. Nel 1975 costituisce il collettivo “Musica e Cultura”, che condurrà attività culturali fra Cinnisi  e Terrasini , a cui aderiranno in seguito i movimenti pacifisti e femministi di quegli anni . Ma è l’anno successivo che la vita di Peppino Impastato ha la sua svolta decisiva, con la decisione di dare vita a “Radio AUT”, libera e autofinanziata, da cui per due anni scaglierà le sue accuse contro la Mafia nel programma, passato alla storia con il nome di “Onda pazza su Mafiopoli”,trasmissione satirica in cui sbeffeggia mafiosi e politici locali.
Nel frattempo si avvicina a Democrazia Proletaria, per la quale decide di candidarsi alle elezioni comunali di Cinnisi del 1978. Ma non farà in tempo a conoscere i risultati elettorali, perché nella notte fra l’8 e il 9 maggio 1978 verrà ucciso in un attentato mafioso, legato ai binari ferroviari sopra un carico di tritolo. Il 14 maggio seguente gli elettori di Cinnisi voteranno il suo nome, riuscendo a farlo eleggere simbolicamente in consiglio comunale con 260 preferenze: è laprima volta in Italia che una persona viene eletta dopo la sua morte.
Stampa, Forze dell’Ordine e Magistratura parlano di atto terroristico prima, e di suicidio poi. Ma grazie all’impegno del fratello Giovanni, e della madre Felicia viene riaperta l’indagine giudiziaria.

Nel 1984 il Tribunale di Palermo, su indicazione di Rocco Chinnici, l’ideatore del pool antimafia , assassinato l’anno precedente, emette una sentenza, firmata da Antonino Caponnetto, in cui si riconosce la matrice mafiosa del delitto. Nel Maggio 1992 sempre il Tribunale di Palermo decide l’archiviazione del caso, ma il “Centro Impastato”  ricorre in appello nel Maggio 1994, e in base alle nuove confessioni del pentito Salvatore Palazzolo identifica come mandante dell’omicidio il boss di Cinnisi, Tano Badalamenti. Nel 2001 la Corte d’Assise ha riconosciuto lui ed il suo vice Vito Palazzolo, colpevoli. L’11 aprile del 2002 Badalamenti è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Peppino Impastato, ed è morto in un carcere statunitense tre anni dopo.
Un contadino di Punta Raisi ebbe da dire a proposito della figura di Peppino:
<<Su quella terra sono rimasti a seccare al sole i brandelli del corpo straziato di Peppino a testimonianza di una vita che aveva dato tutto perché gli altri continuassero a vivere con dignità di uomini. E niente altro>>

martedì 25 marzo 2014

I bambini e il cibo rapporto "



Buon successo per l’iniziativa “I bambini e il cibo” che si è tenuta lo scorso sabato presso la Scuola elementare “Ariosto”. La giornata è stata organizzata dalla scuola Ariosto con la collaborazione del Comitato Liberi Cittadini di Certosa. L’ incontro rientra nel progetto educativo che la scuola porta avanti da anni assieme ad altri temi come l’intercultura. Per il comitato di quartiere è stato uno degli appuntamenti  dedicati all’aspetto della salute nel quartiere a cui un gruppo di studio sta lavorando.Relatori della giornata informativa la dottoressa Debora Infantino del Centro psicopedagogico la Bussola, la dietista Francesca Bruzzone e nel ruolo di moderatore il dott. Massimo Rodano.  Sono stati affrontati i principali problemi dell’alimentazione dei bambini: inappetenza, obesità, difficoltà ad assaggiare, alimenti più ‘difficili’ per il gusto come le verdure, tempi e aspetti relazionali legati al cibo. Tante le domande dei genitori a cui sono state date risposte dagli esperti sia nel merito dell’aspetto nutrizionale sia in quello emotivo. In contemporanea con l’evento, si sono svolti quattro laboratori con a tema il cibo dedicati proprio ai bambini. Sono stati condotti da tre volontari della Bottega Solidale, da Marina Guarino, (esperta conduttrice formatasi presso il Laboratorio Migrazione del Comune di Genova) e dalle maestre della scuola Ariosto. Hanno dato il loro appoggio e aiuto anche alcuni membri del Comitato Genitori della scuola, formatosi da qualche mese ma già molto attivo nella vita scolastica e in quella del quartiere.  “Una giornata importante ma non sarà l’unica- ci dice Giovanna Ponsano coordinatrice del gruppo di studio del Comitato- perché la sinergia con la scuola Ariosto, ne siamo sicuri, ci porterà a nuovi progetti di collaborazione. Un momento di aggregazione dal quale siamo usciti con una visione più articolata dell’importante tema dell’alimentazione dei bambini”.



Viua Piombino

Via Piombino cambia tutto




SI è tenuto nei giorni scorsi a Certosa il sopralluogo con il responsabile dell’area tecnica del municipio V Valpolcevera, geometra Rocchi, e una delegazione comitato Liberi Cittadini di Certosa per appurare le condizioni per il rinnovo dell’attuale via Piombino, per cui è stata già inoltrata agli uffici competenti la richiesta  di cambionome in Piazza Peppino Impastato. Da quello che è emerso, il vespasiano (che riversa in condizioni igienico-sanitarie fatiscenti) sarà pulito e risistemato ma non chiuso. Grazie alla sollecitudine dei commercianti della zona che hanno considerato urgente la rimessa in ordine di questo locale civico, i tempi dovrebbero essere abbastanza brevi, anche se non ci sono scadenze precise nel merito. Le attuali panchine saranno disposte in circolo in modo da favorire l’aggregazione. I dissuasori posti all’entrata di via Piombino da via Jori (non funzionanti da diverso tempo e di impaccio per i mezzi di pubblica assistenza e di soccorso) sono stati un altro punto del sopralluogo. Sarà rimosso il dissuasore posto nel mezzo e ai lati si è ipotizzato di posare due fioriere con una catena che, per situazioni emergenza, potrà essere staccata.