giovedì 13 marzo 2014

Liberi Cittadini\

Liberi Cittadini  l'associazione che vive il quartiere
nati due anni fa per contestare i park nell'ex Filea

<<Vivere il quartiere senza subirlo>>. Quando Enrico D'Agostino pronuncia queste parole gli si illuminano gli occhi. Lui è il presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, un associazione che ha appena compiuto due anni di attività e che cerca di rendere più facile la soluzione dei piccoli e grandi problemi che affligono il quartiere. <<Siamo nati il 9 marzo del 2012 - racconta D'Agostino - nell'area ex Filea la Genova Parcheggi aveva messo posti a pagamento dappertutto. Dalla sera alla mattina avevamo perso 54 posti che costavano 1,50 euro l'ora. Allora ci siamo riuniti e abbiamo deciso di protestare. Con la nostra attività siamo riusciti a far fare dietro front alla società. Adesso i residenti hanno i loro parcheggi.
Da quel giorno Enrico D'Agostino non si è voluto più fermare <<abbiamo fatto due cortei anche quando volevano chiudere il Centro Unico di Prenotazione della zona. Qui la cittadinanza è composta da persone di una certa età, chiudere quel servizio sarebbe stato tremendo. Grazie a Dio non è avvenuto, anche grazie all'azione del presidente del Municipio, Iole Murruni>>. E con il Municipio loro hanno un rapporto costante, <<siamo la loro spina nel fianco. Interloquiamo sempre sui problemi che la gente ci segnala. Noi però non risolviamo direttamente i problemi, ma interloquiamo con chi ha la possibilità di risolverli>>.
Un sabato al mese, i membri del Comitato si incontrano in via Piombino e fanno la loro AGORA'. <<Chiediamo alle altre associazioni e ai cittadini di segnalare i loro problemi e le loro idee perchè insieme, uniti, si ottengono miglior risultati. Sono contento perchè riusciamo in qualche maniera a far dialogare le associazioni laiche con quelle cattoliche. Per Natale in via Piombino c'erano il mercatino dell'Associazione Cristiana Ragazzi e i banchetti dell'ANPI. Poi al centro un grande presepe di nove metri costruito dai bambini delle scuole. Noi facciamo anche recupero della manualità>>
L'associazione ad oggi conta 60 iscritti che collaborano alle varie iniziative. Una delle ultime è quella di aver raccolto oltre cento firme per la riqualificazione del vespasiano di via Garello. Le hanno consegnate in  Municipio e all'assessore dei Lavori Pubblici Gianni Crivello.
Enrico D'Agostino però crede che nella vallata ci sia bisogno di legalità <<Il problema di Certosa, possiamo dire parafrasando Benigni, non è il traffico. Mi sono stati bruciati due furgoni. Questo oltre le minacce da parte di soggetti che sono legati a famiglie 'ndraghetiste e mafiose. Proprio per le attività di denuncia che abbiamo svolto anche con la Casa della Legalità di Christian Abbondanza. La Dia lo ha detto nelle sue relazioni che in Liguria c'è la mafia, sono stati sciolti anche due comuni per infiltrazioni mafiose>>
Adesso sotto il suo portone di casa passano le volanti delle forze dell'ordine ad intervalli regolari per controllare che tutto sia a posto.
per lui però la soluzione esiste. <<La Legalità va di pari passo con la bellezza e con la conoscenza della bellezza. Sper che nessuno pensi che sia uno degli altri che va in giro speculando sul discorso della bellezza. Lo faccio in onore di Peppino Impastato e del discorso che fa nel film "i cento passi" guardando dall'alto l'areoporto di Punta Raisi>>
La Fondazione Palazzo Ducale ha deciso di pubblicizzare il progetto "Bellezza e Legalità" organizzato dal Comitato Liberi Cittadini di Certosa, dalla Società Operaia Cattolica e dalle Librerie Indipendenti. <<E' una realtà che vive sul territorio e che promuove la lettura dei libri e l'attivismo culturale - spiega il presidente Luca Borzani. In più da tempo palazzo Ducale cerca di creare delle reti di integrazione, un modo di collaborazione per valorizzare le singole iniziative>>

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