martedì 15 aprile 2014

Piazza .....

Piazza Impastato cambio di nome a costo zero
Anche  Rifondazione comunista chiarisce <<anche noi d'accordo>>


Il ‘tormentato’ iter per il cambio di nome da via Piombino in via o piazza Peppino Impastato a Certosa, continua. La polemica della scorsa settimana, nata già alcuni giorni prima per attacchi da parte di alcuni residenti e da un esponente di Rifondazione Comunista rispetto ai costi che i commercianti della zona avrebbero dovuto sostenere in seguito al cambio burocratico di nome, sembrano essere giunte al nodo focale. Il Comitato di quartiere promotore dell’iniziativa all’interno del più ampio progetto culturale e sociale “Bellezza e Legalità” ha infatti, informato, dopo un incontro con l’ufficio Toponomastica del Comune di Genova, i negozianti della via, uno per uno, della possibilità, per le nuove leggi, di non dover sostenere aggravi economici. “Noi come Comitato- spiega Enrico D’Agostino, presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa-non abbiamo voluto imporre assolutamente nulla a nessuno era ed è una proposta che sta seguendo il suo iter burocratico nel rispetto delle procedure, tanto è vero che prima di iniziare tale iter siamo andati ad informarsi agli uffici competenti (toponomastica, ordine dei commercialisti, Camera di Commercio, organizzazioni di categoria dei commercianti) proprio per non gravare sulle eventuali spese a cui sarebbero andati incontro sia i residenti che le attività in loco, e solo dopo le assicurazioni ricevute che non ci sarebbero stati costi per i residenti ed il solo fastidio per i commercianti di comunicare alla Camera di Commercio il cambio di denominazione della via e di non cambiare Partite IVA, Codici Fiscali e quant'altro , ma solo la spesa magari dei biglietti da visita e dei timbri, abbiamo deciso di inoltrare la richiesta”. La direzione provinciale di Rifondazione Comunista ha dato in maniera ufficiale il suo appoggio al progetto, attraverso un comunicato stampa diffuso solo qualche ora prima della polemica riportata dai quotidiani cittadini. Ma, a distanza di una settimana, la posizione è confermata. “E’ importante dire che noi non siamo contrari al cambio del nome di via Piombino- spiega Gianluca Lombardi, segretario provinciale del partito- e che il fenomeno mafioso è presente nella città di Genova ma in Valpolcevera e in quella zona, sicuramente in maniera più accentuata. Quindi è importante dare un segnale forte e in questo senso siamo solidali con l’iniziativa del comitato di quartiere: è importante, quindi, che Piazza o via Peppino Impastato nasca proprio lì, lo auspichiamo. Peppino Impastato è stato un nostro iscritto, suo fratello che è impegnato a promuovere la sua memoria in Italia è anche lui un nostro tesserato e, quindi, non possiamo che auspicare che ciò avvenga. Della polemica nata da un nostro esponente contrario posso dire che ‘salviamo’ sicuramente la sua buona intenzione di voler ascoltare, in questi tempi di crisi e difficoltà, il territorio e le sue istanze. La valenza sociale ed etica di uno spazio dedicato alla figura di Peppino, non si discute”.

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